Il Fondo Vacanze Felici potrebbe non limitarsi a fare le veci del Fondo di garanzia. L’ipotesi al momento è ovviamente ancora lontana, ma a lanciarla è stato Luca Patané (nella foto), presidente di Uvet e di Fto, nel corso di TTG Incontri.
“Io ho capito come funziona un fondo quando siamo andati dal notaio – ha raccontato Patané -. L’agenzia di viaggi è socia, e lo diventa pagando una quota. Il costo di quest’ultima è un funzione del rischio, e il fondo è dedicato al rischio”. Da ciò deriva, come conseguenza: “Se il rischio viene coperto, dunque il fondo è abbastanza capiente, il contributo potrebbe non essere più richiesto”.
Questa, però, potrebbe non essere l’unica imposta. “In realtà – ha aggiunto Patanè – il Fondo potrebbe andare a coprire anche altri rischi”.
Durante la presentazione dello strumento varato da Fto per rispondere alla nuova normativa in materia di tutela per i consumatori, Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo network, ha sottolineato che “al Fondo possono aderire tutti, non solo i soci Fto”.
Fonte TTG Italia – Articolo di Francesco Zucco